L'albero è un essere vivente che ha una storia evolutiva di milioni di anni, sviluppata attorno ad una caratteristica imprescindibile: essere fermo, non potersi spostare. É quindi evidente che gli alberi hanno dovuto sviluppare una capacità adattiva incredibile.

Il mio lavoro di arboricoltore mi porta a confrontarmi con situazioni sempre nuove e mi ha insegnato ad osservare gli alberi con occhi sempre più attenti e scupolosi. "Gli occhi sono orecchie quando un albero ti parla"(cit.), per cui è necessario affinare ed allenare lo sguardo ed aggiornarsi costantemente, se si vuol capire.

Nel Comune di Breno in Val Camonica c'è un albero che non ti aspetti... in un paese di montagna, in una posizione insolita, non ti aspetti di trovare un albero cosi maestoso, integro nella sua bellezza...si tratta del Platano di Breno, l'albero della libertà, un vero monumento per il paese e per la Valle.

Nel mio ambito professionale spesso si confondono i termini di tree climber e arboricoltore e, come troppo spesso accade, si tende a generalizzare senza dare il giusto valore alle parole che si utilizzano. Spesso i due termini vengono sovrapposti o addirittura usati come sinonimi, ma non è così.

Tagliare non vuol dire potare, potare è una tecnica precisa frutto di un insieme di conoscenze.Potare vuol dire avere conoscenze sia per quanto concerne la biologia che la fisiologia degli alberi: vuol dire aver chiaro quali obbiettivi ci si pone con l'intervento cesorio, sapere come eseguire correttamente un taglio ed avere conoscenza degli strumenti atti ad eseguirlo.

A volte capita di dover valutare ed intervenire su grandi alberi che si trovano in condizioni tali da non poter far altro che programmare un abbattimento.